30 aprile 2024

Cremona Jazz, avvio giovedì con Dee Dee Bridgewater star internazionale e grande voce del jazz al femminile

Ed eccoci arrivati con l’appuntamento di Cremona Jazz, quest’anno alla sua nona edizione, che riempirà cinque serate di maggio con la musica afroamericana nelle sue diverse sfaccettature. Si svolgeranno sempre all’Auditorium Arvedi di Piazza Marconi e l’onore di inaugurare la rassegna spetterà ad una delle figure più importanti e conosciute a livello internazionale.

Stiamo parlando di Dee Dee Bridgewater, che giovedì 2 Maggio darà il via ufficialmente alla rassegna. La cantante statunitense proviene da Memphis, dove è nata il 27 maggio del 1950. Il suo vero nome è Denise Eileen Garrett, ma ha voluto mantenere il cognome del marito Cecil Bridgewater, famoso sideman negli anni settanta. 

Dee Dee torna a Cremona dopo l’esibizione al Festival Acque Dotte del luglio 2016, che la vide protagonista di un applaudito concerto a Palazzo Trecchi. In quell’occasione il direttore artistico era Roberto Codazzi, che da qualche anno coordina Cremona Jazz. Fu in quella occasione che presentò in anteprima alcuni brani che finirono poi nell’ultimo album pubblicato, che risale al 2017, “Memphis…Yes I’m ready”

E’ sicuramente una delle voci che ha ereditato la grande tradizione del jazz al femminile: i suoi spettacoli live sono veramente entusiasmanti, per il suo modo sanguigno e spontaneo di affrontare le numerose sfide che solo il jazz può regalare.

Il suo legame con l’Italia è consolidato da anni, sia per le numerose esibizioni nei vari club e rassegne, la ricordiamo in particolare qualche anno fa a Perugia nella celebrazione degli ottantacinque anni di Quincy Jones.

Ma anche per le sue partecipazioni al Festival di Sanremo, ben tre: nel 1989 cantò il brano “Till the next somewhere”, assieme a Ray Charles. Poi nel 1990 quando interpretò la versione inglese di “Uomini Soli” dei Pooh, che poi vinsero il Festival. Ed infine, sempre fuori gara, nel 1991 quando presentò “Just tell me why”, versione inglese di “Perché lo fai” di Marco Masini che raggiunse il terzo posto.

Ha una discografia da leader che annovera una ventina di titoli in più di cinquant’anni di carriera, dal primo “Afro Blue” del ’74 che già marcava le sue radici, quelle blues ma anche quelle africane. Non dimentichiamoci che nel 1999 è stata nominata ambasciatrice delle Nazioni Unite per la FAO, proprio per il suo impegno umanitario e la ricerca delle radici africane. Fino ad arrivare al sopracitato “Memphis.. Yes I’m ready”  dove esplora la musica soul e rhythm and blues, omaggiando icone come Carla Thomas, Ann Peebles e Big Mama Thornton.

Sul palco dell’Auditorium sarà accompagnata da un trio tutto al femminile, con Carmen Staaf al pianoforte, Rosa Brunello al basso e Evita Polidoro alla batteria. Se della prima si conoscono le sue performances assieme ad altri mostri sacri della tastiera, come Hancock, Barron e le lusinghiere recensioni del suo album “Science Fair”, è invece utile sapere qualche notizia in più sulle nostre musiciste. La Brunello, di cui uscirà un nuovo album proprio nei prossimi giorni, “Senseless Acts of Love” è una bassista che ama sviluppare diversi territori musicali, grazie anche ai suoi studi in giro per l’Europa. Mentre la Polidoro, fa parte del quintetto Fearless Five di Enrico Rava, ma spazia anche fra il rock e il pop. E’uscito da poco l’album “Nerovivo”, per l’etichetta di Paolo Fresu.

I biglietti sono acquistabili presso il Museo del Violino oppure su Viva Ticket. Tutti i concerti avranno inizio alle ore 21

 

Emilio Palanti


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