30 aprile 2024

No vax, denunciate due donne del movimento "ViVi" per imbrattamento di una pensilina vicino all'ospedale

Durante e successivamente alla pandemia da Covid-19, la galassia dei movimenti cd. "NoVax" e "NoGreenPass" sorti in Italia già dal 2020, ha assunto diverse forme e sfumature nel corso del tempo. 
Originariamente la cosiddetta variante Delta dei Movimenti NoVax era sorta per contestare il Green Pass e aveva preceduto i gruppi "no mask", "io apro" e no vax che contestavano le normative varate dal Governo durante la pandemia. Tra i vari gruppi si è evidenziato nei mesi scorsi il cd. Gruppo dei "V_V" (Voce di lotta non violenta per la libertà e i diritti umani) i cosiddetti ViVi, che ha iniziato già da molti mesi a fare proselitismo e compiere blitz dapprima contro i centri di somministrazione dei vaccini anti-Covid su tutto il territorio nazionale estendendosi poi verso diversi obiettivi, quali sedi di partito, sindacati e organi d'informazione. 
Com'è noto aderenti a questo movimento hanno perpetrato atti di vandalismo anche in questa provincia, prendendo di mira sedi di organizzazioni e istituzioni. Gli episodi più significativi sono quelli relativi ad imbrattamenti effettuati presso la sede dell'ASST, l'Hub vaccinale di Via Dante, zone vicine a scuole, sedi di alcuni sindacati e i muri del locale Quotidiano "la Provincia". Già da tempo la DIGOS ha in atto un'attività info-investigativa finalizzata all'identificazione degli autori di tali reati. Proprio nell'ottica di tali attività, effettuate anche attraverso l'implementazione di pattuglie in abiti civili sul territorio, nella serata del 26 aprile u.s., un equipaggio della DIGOS stava effettuando un servizio di perlustrazione nei dintorni dell'Ospedale di Cremona, luogo spesso preso di mira dal gruppo per l'ovvia simbologia che rappresenta.

Intorno alle ore 22.00, gli operatori hanno notato due sagome femminili che in Viale Concordia, all'altezza del civico 5, si muovevano furtivamente all'interno della pensilina dell'autobus posta a ridosso della Parrocchia della Beata Vergine di Caravaggio. Una delle due donne stava tracciando con quello che appariva un grosso pennarello delle scritte, con simboli del Movimento citato, sul cartello recante le normative anti-covid posto all'interno della pensilina sul vetro retrostante, mentre l'altra fungeva "da palo". Le due donne si sono poi allontanate velocemente a piedi per poi salire a bordo di un veicolo ed allontanarsi verso la periferia cittadina. Gli operatori hanno quindi seguito il veicolo fermandolo non appena le circostanze lo hanno consentito ed identificando le due donne che sono state riconosciute come quelle presenti sul luogo dell'imbrattamento. Si è proceduto quindi alla perquisizione del veicolo a bordo del quale è stato rinvenuto e sequestrato 1 pennarello tipo marker utilizzato per tracciare le scritte sotto la pensilina, 1 bomboletta di vernice spray di colore rosso e un volantino formato A4 stampato a colori di propaganda del movimento dei "Vivi". Al termine dell'attività le due donne sono state invitate in Questura ove sono state indagate in stato di libertà per il reato di imbrattamento aggravato di cui all'art. 639 comma 2° Codice Penale. Sono in corso indagini volte ad accertare la responsabilità delle due indagate nei numerosi episodi dello stesso tenore posti in essere in questa provincia nelle settimane e mesi precedenti.     


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