9 maggio 2024

La scuola e il pensiero critico, no a logiche di marketing

Egr. Direttore, ai docenti della scuola 'Virgilio', cui "piace stare dentro alle cose", dico che nel “laboratorio di architettura partecipata” sul progetto Cucinella, mirato “ad allenare all'esercizio del pensiero critico” qualcosa è andato storto. Non si allena al pensiero critico mettendo i ragazzi davanti ad un video che risponde a logiche di marketing e di autopromozione giocando poi il compito di realtà "sulle impressioni spontanee, d'istinto” e sul registro dell'”entusiasmo per la bellezza del progetto". “Stare dentro alle cose” è partire dai dati di informazione altrimenti gli alunni non sanno “di cosa si parla”e saperlo è il prerequisito anche solo per ipotizzare di poter“partecipare ai tavoli de-cisionali” (se mai i decisori lo consentissero magari anche agli adulti cui si nega l'esercizio di un diritto san-cito per legge). Sanno alunni e professori qual è il 'Cucinella pensiero'? Sanno che, insieme a Renzo Piano, suo maestro, Cucinella sposa la scelta del recupero in edilizia contro quella “di buttar giù il costruito e di puntare sulle grandi opere"? E questo perché "costruire non è un'azione sostenibile, ogni edificio nasce dall'uso di risorse primarie e da processi industriali altamente inquinanti...e non è mettendo alberi tra il cemento che si combatte l'inquinamento, azioni queste che aiutano a costruire alibi...”e lamenta che sia “troppo debolmente ascoltata la voce di tanti ambientalisti da parte di un mondo che guarda solo agli interessi economici, ahimè di pochi” (da “Oggi l'ambiente è un viaggio di sola andata” di M. Cucinella). Sanno alunni e docenti che questo progetto aggiunge cemento a una città che muore di cemento? Siamo terzi in Lombardia per cementificazione, cui sono imputabili gli eccessi del clima e i tassi elevati di inquinamento che mettono Cremona al 1°posto in Regione per morti premature con 150/200 decessi per 100.000/ab. (Ag.Eu. Amb. '22), con un +85% di morti over 65 nel decennio 2000/2010 rispetto al precedente (Istituto Negri '22), e al 1° posto in Italia per mortalità da tumore (CNR-UniBo/Ba '22). Sanno alunni e docenti che il nuovo ospedale è solo un assist alla sanità privata che è la nuova frontiera del capitalismo finanziario? Si congela il numero dei posti del Maggiore in misura inadeguata ai bisogni per scaricare su un territorio sguarnito di strutture volumi importanti di assistenza e cura cui risponderà il sistema privato puro, quello cash, perché mancano all'appello non solo i soldi (pubblici) per il nuovo ospedale ma anche quelli per le strutture territoriali, mentre è partita la campagna acquisti da parte delle compagnie assicuratrici di ospedali in tutta la Lombardia, che saranno gestiti da imprenditori privati che mirano a mettere le mani su quei 40 miliardi/ anno che è la spesa degli italiani nel privato così da renderla strutturale. Sanno alunni e docenti che nei PS italiani (Cittadinanzattiva-dati anno '23) muoiono 18.000 anziani in barella per mancanza di personale e posti letto e che si prevede la fuga di 20.000 medici dall' Italia verso altri Paesi? I soldi pubblici a questo devono servire e non a coltivare sogni di grandezza e di bellezza (“Cremona avrà uno degli ospedali più moderni e belli del mondo in cui vorrei fare il medico” così l'alunno G. in una lettera) perchè non è la bellezza che cura ma un personale preparato, motivato, fidelizzato dentro strutture attrezzate a misura di bisogni. I ”compiti di realtà” siano anche bagni di realtà in cui ciascuno faccia la propria parte a seconda del ruolo e delle reali competenze, costruite, queste, su dati oggettivi. Ai docenti della scuola Virgilio dico rimediamo alla sbandata che sa tanto di inchino e attrezziamoci per proporre ai ragazzi "un laboratorio di architettura partecipata" che poggi sui dati e inquadri il progetto nel contesto. Se l'obiettivo è educare al pensiero critico, lasciamo il binario "dell'entusiasmo, dello spontaneinismo, dell'istinto" e puntiamo su dati e informazioni verificati, perché non si dà compito di realtà a prescindere dai dati di realtà, oggettivi, che, come tali, non ci possiamo aspettare né da Belleri né da Cucinella o da pagine di stampa non sempre libera, ma che vanno cercati in autonomia e, assicuro, spesso a prezzo di percorsi impegnativi.  La scuola insegni il lavoro della ricerca senza il quale c'è solo pregiudizio o incantamento.

Rosella Vacchelli


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commenti


Michele de Crecchio

11 maggio 2024 21:11

...Sanno, studenti ed insegnanti della scuola media Virgilio, come, oggigiorno, il fascino ingannevole del titolo di "archistar" (in passato, più modestamente, si usava in sua vece il tradizionale titolo di "maestro"!), titolo che vediamo attribuito, da non pochi autorevoli personaggi cremonesi, anche all'architetto ideatore di questo bizzarro progetto fantascientifico, venga non di rado oggi utilizzato, purtroppo e soprattutto, per "far meglio digerire", all'opinione pubblica di non poche sfortunate città, talune operazioni edilizie ed urbanistiche che anche il solo buon senso di un cittadino comune altrimenti basterebbe per capirne la evidentissima inopportunità?

Vacchelli Rosella

13 maggio 2024 09:05

Perfetto, architetto De Crecchio, è solo una banale questione di mancanza di buonsenso che constatiamo qui manca a istituzioni, partiti, sindacati, ordini professionali....tutti piegati a logiche di potere, denaro, ambizioni di prestigio.
La scuola poi non fa che chiudere tristemente il cerchio e ipotecare il futuro.