13 aprile 2024

Quel metanodotto sul Po costruito nel 1954 e demolito nel 1987

Ricordate il metanodotto Po della Snam di fronte alle società Canottieri? Per oltre trent'anni è stato negli occhi dei cremonesi e negli obiettivi di chi fotografava il grande fiume. Le due immagini sono di Giuseppe Muchetti (durante le opere di demolizione) e di Ezio Quiresi prima della demolizione avvenuta nel marzo del 1987.  E' stato realizzato nel 1954 e serviva per alimentare il metanodotto Cortemaggiore-Cavriaga. Così descrive l'opera (una delle più apprezzate dal punto di vista tecnologico e architettonico per la sua leggerezza) Roberto Caccialanza: "Tale struttura serviva per sostituire la vecchia condotta agganciata al ponte ferroviario, divenuta ormai insufficiente e tecnologicamente arretrata, consentendo di assicurare una maggiore sicurezza e portata di gas. Il ponte si sosteneva su tre piloni (i centrali erano distanti 320,40 metri uno dall’altro), per uno sviluppo complessivo di m. 920,80. La tubazione si trovava a 15 metri di altezza rispetto al livello stradale del lungo Po; i piloni, fondati alla profondità media di m. 25, misuravano 47,80 metri da terra (di cui 8 in muratura). Per la costruzione dell’intera struttura furono necessarie 45mila ore lavorative. Il metanodotto aveva una capacità di 3,5 milioni di metri cubi al giorno per alimentare le utenze delle provincie di Cremona, Mantova, Verona, Vicenza, Padova, Treviso e Venezia. Nel 1985 fu abbandonato definitivamente a favore del nuovo, sotterraneo (o meglio subacqueo), adagiato sul fondale del Po".

 


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commenti


Michele de Crecchio

7 maggio 2024 17:21

Per realizzare, in sostituzione di quella, aerea, sorretta dal "ponte sospeso", la nuova conduttura sotterranea, venne poi utilizzata una tecnica particolare che si avvaleva dell'impiego di una "talpa" meccanica che, avanzando, telecomandata, nel sottosuolo del fiume, preparava la galleria sotterranea nella quale veniva, successivamente, alloggiata la condotta metallica del gas. Se la memoria non mi inganna, tale "talpa", giunta ad un certo punto dello scavo programmato, improvvisamente si guastò e, invece di procedere verso il territorio del Bosco ex parmigiano, come da nuovo progetto, deviò in altra direzione, costringendo la Direzione Lavori a sospendere lo scavo! Non ricordo quali operazioni, presumo complesse, si resero, di conseguenza, necessarie per rimediare a tale inconveniente e riportare le complesse operazioni di posa della condotta nella giusta direzione!