11 aprile 2024

"Segua la crepa", lo stato del fondo di via Giordano da porta Mosa a porta Po caratterizzato dalla fenditura centrale

“Segua la crepa”. Potrebbe diventare una sorta di nuovo tormentone estivo al pari delle canzoni dei Righeira, un tormentone che abbraccia un nuovo concetto di circolazione stradale. “Segua la crepa” può risultare un invito ad abbandonare scomodi GPS per poter trovare una destinazione richiesta, oltre agli strumenti elettronici finiranno nel cassetto dei ricordi anche mappe, bussole e tutto il necessario per la navigazione terrestre. Basta seguire una crepa e trovi la direzione cercata. Da Piazza Cadorna – o Porta Po – fino alla rotonda di via Bosco i cittadini, i turisti e gli amanti dei tormentoni estivi potranno notare, esattamente in mezzo a via Giordano, una profonda crepa nel manto stradale che divide esattamente a metà l'arteria stradale della zona sud di Cremona. Non è una crepa piccola e timida, è ben visibile, decisamente lunga più di qualche metro e segue fedelmente il percorso stradale. Si sviluppa perfettamente in mezzo alla strada e continua nel suo tragitto senza soluzione di interruzione rimarcando, con certosina precisione, la segnaletica dipinta tra i due sensi di marcia. In pratica crea una sorta di separazione tra le zone della città rivolte a sud e quelle rivolte a nord, fatto che potrebbe essere utile, ad esempio, per la gestione dei parcheggi. A nord della crepa non si può parcheggiare a sud sì, un metodo comodo per sviluppare un moderno sistema di navigazione. Non sapendo nulla di ingegneria stradale l'unica cosa che posso immaginare è che le crepe, soprattutto di quelle dimensioni, difficilmente si “rimarginano” da sole, al limite restano come sono o peggiorano, ma sono centinaia di metri su una arteria cittadina fondamentale, come ovviamente sono fondamentali le strade in tutta la città. “Segua la crepa” non è di certo il modo migliore per garantire sicurezza stradale o un percorso utile agli spostamenti cittadini ma, al momento, la crepa in mezzo alla strada sembra essere tranquilla nella sua sede in attesa di allargarsi verso nuovi spazi o nuove direzioni.

Marco Bragazzi


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commenti


ANTONIO SIVALLI

11 aprile 2024 10:29

nulla di nuovo sotto il Torrazzo strade, marciapiedi, tangenziale è una buca unica

Paola

17 aprile 2024 09:35

Come al solito, dopo aver sperperato in totem, bandierine, opere di dubbia "arte" in galleria, lasceranno la "patata bollente" alla prossima amministrazione....