20 settembre 2021

Ambiente e sostenibilità, le dieci proposte di Forza Italia e Viva Cremona in un ordine del giorno

Dieci proposte per un "patto per l'ambiente e la sostenibilità". A elencarle, attraverso un ordine del giorno in Comune, sono i consiglieri Carlo Malvezzi, Federico Fasani, Saverio Simi (FI) e Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona).

"E’ dal gennaio 2013 - osservano - che il nostro Paese si è dotato di una legge (n 10/2013) “Norme per lo sviluppo degli spazi urbani”, che rappresenta un punto di riferimento per rilanciare il fondamentale ruolo svolto dagli spazi verdi urbani, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche socio-culturale. La legge ha individuato degli strumenti di governo specifici, in grado di guidare gli amministratori nelle scelte di pianificazione, programmazione e gestione, ma anche di fornire ai cittadini elementi di conoscenza e di rispetto verso questo importante bene comune: Censimento del verde urbano; Regolamento del verde ; Piano del verde; Piano di monitoraggio e gestione del verde (aggiornato annualmente). La norma sottolinea come le previsioni di realizzazione di nuovi impianti verdi, così come la riqualificazione delle strade urbane, fino ad arrivare alla programmazione delle manutenzioni e delle integrazioni dei sistemi verdi urbani (filari, aree boschive, siepi, parchi, ecc.) deve avvenire all’interno di una visione unitaria di governo del territorio, legata quindi a tutti gli altri strumenti urbanistici e paesaggistici".

A distanza di quasi 9 anni dall’entrata in vigore della legge, proseguono i consiglieri, "il Comune di Cremona si trova in grave ritardo: ha censito poco più del 50% del proprio patrimonio arboreo e non si è dotato di nessuno degli  strumenti di programmazione per la gestione e la manutenzione del verde urbano previsti dalla legge. Il delicato tema dell’implementazione, gestione e manutenzione dei sistemi verdi urbani è avvenuto tramite un approccio improvvisato ed emergenziale, senza alcuna visione sistemica e integrata con le scelte urbanistiche. Gli abbattimenti disposti dalla Giunta documentano  questa carenza. Tutto ciò accade mentre Cremona conquista non invidiabili primati nazionali ed europei in ordine all’inquinamento dell’aria (report Mal’aria di Legambiente), e alla concentrazione di patologie cardo-circolatorie e tumorali". 

Proseguono Malvezzi, Fasani, Simi e Ceraso: "Per questa ragione abbiamo presentato un Ordine del giorno contenente le nostre 10 proposte per una Cremona più green e più vivibile. Crediamo possa costituire la base di un vero lavoro comune per un nuovo “patto per l’ambiente e la sostenibilità”.

Queste, nel dettaglio, le dieci proposte contenute nell'ordine del giorno:

1. integrare la relazione di classificazione di 393 essenze cittadine depositata nei giorni scorsi dallo studio di agronomi Turci e Miceli incaricati dal Comune, con una puntuale analisi del rischio;

2. completare il censimento di tutto il patrimonio arboreo del Comune di Cremona entro il 2022, attività propedeutica ad ogni seria azione di programmazione e gestione del verde urbano;

3. eseguire, entro i prossimi 5 anni, la ricognizione completa dello stato di salute degli elementi verdi urbani, condividendo con la commissione ambiente i criteri di analisi, la programmazione delle attività, le metodiche diagnostiche più avanzate e gli standard qualitativi della strumentazione utilizzata in campo;

4. integrare gli strumenti di pianificazione del verde (piano del verde) con quelli di programmazione urbanistica. Le previsioni di realizzazione di nuovi impianti, così come la riqualificazione delle strade urbane, fino ad arrivare alla programmazione delle manutenzioni e delle integrazioni dei sistemi verdi urbani (filari, aree boschive, siepi, parchi, ecc.) deve avvenire all’interno di una visione unitaria di governo del territorio, legata quindi a tutti gli altri strumenti urbanistici e paesaggistici;

5. condividere con la commissione ambiente e territorio linee di indirizzo del piano del verde, attualmente assenti, tenuto conto delle linee guida predisposte dal Comitato per lo sviluppo del verde urbano;

6. affidare le analisi sullo stato di salute del patrimonio arboreo ad un pool di professionisti, condividendo le risultanze delle analisi con la commissione ambiente e con i portatori di interesse;

7. ridurre la pratica degli abbattimenti, programmando ed eseguendo puntuali ed efficaci interventi di monitoraggio e di manutenzione dei sistemi verdi urbani;

8. predisporre, per le vie interessate dagli interventi più invasivi, progetti di riqualificazione degli spazi pubblici e di ripiantumazione con essenze adulte, da attuarsi in continuità con le rimozioni, avvalendosi di progettisti qualificati con comprovate esperienze in campo agronomico, paesaggistico e naturalistico;

9. provvedere a stanziare adeguati finanziamenti all’interno dei prossimi bilanci di previsione e ad integrare l’organico comunale di professionalità (agronomiche, paesaggistiche e naturalistiche) in grado di supportare le scelte strategiche dell’amministrazione secondo un approccio razionale, ordinato e sistemico;

10. costituire un “osservatorio permanente dei sistemi verdi urbani”, aperto alla partecipazione di esperti agronomi, naturalisti, paesaggisti, rappresentanti delle associazioni ambientaliste, con funzioni consultive e propositive.  Ci auguriamo che l’interessante dibattito che si è aperto durante la commissione ambiente possa favorire l’assunzione di una nuova consapevolezza e quindi di scelte coerenti con gli indirizzi nazionali ed europei in materia di transizione ecologica".


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