25 ottobre 2021

Fallimento Contardi, creditore il Comune di Cremona (635mila euro). All'asta terreno ex Piacenza, due immobili in area Fiera e Politeama

C'è anche il Comune di Cremona tra i creditori del fallimento della società edilizia Contardi di Codogno. I crediti ammessi ammontano a 55 milioni di euro di cui gran parte sono quelli della Bcc Centropadana per circa 30 milioni di euro e 17 milioni di Unicredit mentre per le Amministrazioni locali si tratta di tributi non versati. Tra questi c'è il comune di Codogno (vanta 1,3 milioni di euro) e quello di Cremona (635mila euro) quasi tutti dovuti a tasse non versate, Imu e Tasi dal 2016 in poi. I creditori sono circa un’ottantina, almeno tra le richieste tempestive di ammissione al passivo. Oltre a banche e Comuni, ci sono i condomini realizzati, i professionisti che hanno lavorato per Contardi, alcuni ex dipendenti, l’Erario e altre società fornitrici. Per cercare di andare incontro ai tanti creditori, i commissari liquidatori (curatore Alessandro Valcarenghi di Crema) hanno iniziato la vendita degli oltre 250 immobili ancora detenuti dalla società. Tra questi ci sono alcuni lotti che riguardano Cremona da vicino. All'asta ci sono due grandi uffici nel complesso direzionale “Stradivari”, nella zona del polo fieristico, uno dei quali affittato a un’agenzia di assicurazioni, l’altro libero: due lotti da 862mila euro, per 700 metri quadri e 400 di terrazzo, e 254mila euro, per 230 metri quadri. Provengono da un’operazione immobiliare della Giambi Srl.

Ancora a Cremona, per un valore di 9,685 milioni di euro sarà bandita un’area edificabile composta dai due comparti, una è la ex Piacenza Rimorchi in fregio a via Milano, con approvato un piano attuativo a tempi della Giunta Perri (residenziale per un migliaio di abitanti e commerciale) da 50mila metri (come si vede dal disegno) 

Tra i beni che potrebbero finire all'asta di proprietà Contardi, vi è anche quel che resta del Politeama Verdi di via Cesare Battisti, vale a dire la parte centrale del teatro, vincolata a spazio pubblico dalla Soprintendenza. 

 


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commenti


Michele de Crecchio

25 ottobre 2021 22:15

Tempo addietro avevo già segnalato, assieme ad altri comparti urbani inutilizzati, anche i terreni delle ex Officine Piacenza, posti a settentrione della via Milano tra le non poche "bombe urbanistiche ancora inesplose" nascoste in settori apparentemente dimenticati del territorio ormai semiurbanizzato della periferia cittadina. Su questa, come su altre analoghe zone cittadine, l'amministrazione comunale dovrebbe ora agire con decisione, destinando a verde, a parchi o a campi fotovoltaici terreni che, inventati come potenzialmente edificabili dalle fantasie prodotte dall'"l'ubriacatura" urbanistica vissuta a Cremona negli ultimi lustri, potrebbero oggi, se effettivamente avviati alla realizzazione produrre solo gravi ulteriori gravi impedimenti ad una razionale, anche se tardiva, riorganizzazione della nostra città.