18 maggio 2021

Franco Battiato e Cremona, un feeling durato 35 anni, fin dagli esordi con quel concerto alla palestra Odeon

Franco Battiato, il “Maestro” scomparso oggi dopo una lunga malattia a 76 anni, ha avuto una lunga frequentazione con Cremona, fin dalla fine degli anni Settanta, quando, quasi agli inizi della carriera, fece la sua apparizione il 24 agosto del 1981 a Pianengo nel corso della rassegna “Recitarcantando”. Qualche anno prima, nel 1976, aveva fatto una rapida comparsa nella palestra Odeon di Cremona. Da allora non ha mai fatto mancare la sua presenza all’ombra del Torrazzo come quando, tre anni dopo, nel 1981 ha tenuto un concerto nel palazzetto dello Sport pochi mesi dopo l’uscita dell’album che lo fece conoscere al grande pubblico, “La voce del padrone”.  E proprio dal teatro Ponchielli di  Cremona aveva voluto che iniziasse, il 20 novembre 1988, la tournée invernale del "Fisiognomica tour" che, dopo aver proseguito nei giorni successivi in Italia e all'estero, approdando a dicembre in Europa i giorni 5 e il 6 al Thèatre de la Ville di Parigi e l' 8 e il 9 all' Alcala Palace di Madrid, arrivò al Teatro Lirico di Milano per ben quattro date consecutive: era la sera di lunedì 12 dicembre 1988. Il cantautore siciliano portò a Milano uno spettacolo, prodotto da L'Ottava, dove presentò le canzoni dell'allora nuovo bellissimo album "Fisiognomica" (che venne pubblicato all'inizio del mese di aprile del 1988) ma anche quelle composte in più di venti anni di carriera. In scena con lui c'erano il soprano Donatella Saccardi, il chitarrista Ricky Belloni e, alle tastiere, il grande Filippo Destrieri. Il Maestro Giusto Pio diresse il gruppo di archi dell'Orchestra Internazionale d’Italia. In sala, ad assistere allo spettacolo di Battiato, c'erano anche le sue colleghe ed amiche Giuni Russo, Ombretta Colli e MIlva. Ma Franco Battiato fece anche una comparsa in veste di regista la sera del 17 novembre 2005 per presentare al Cinema Tognazzi il suo film Musikanten, già proiettato a Venezia nella sezione Orizzonti, sulla vita di Beethoven. Anche in questa occasione non aveva rinunciato alla sua vocazione di sperimentatore: una macchina per pellicola, una sony digitale e una remotata e 2 microtelecamere tipo lipstick per offrire "una visione mistica".

Ancora il 15 febbraio 2009 Battiato presentò, sempre al Ponchielli, uno show per buona parte impostato sul suo progetto Fleurs, l’ultimo capitolo di una trilogia che aveva iniziato a comporre dieci anni prima, che faceva il verso alla raccolta dei Rolling Stones dello stesso titolo, stampata negli Stati Uniti nel 1967 che si apriva con Ruby Tuesday. 

L'ultima presenza il 9 settembre 2012 sul palco dell'Arena Giardino per chiudere alla grande, con un tutto esaurito arrivato a gremire anche gli spalti provvisori, installati proprio per gli eventi di punta,  il Festival di Mezza Estate in un concerto memorabile iniziato sulle note di “Up patriots to arms” e chiuso dalla dolcissima  “Stranizza D’Amuri”.

 

 

Fabrizio Loffi


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Michele de Crecchio

18 maggio 2021 13:24

Per i più giovani sarebbe bene ricordare che l'Odeon (utilizzato anche come sala da ballo e palestra scolastica) si trovava nel Palazzo Dell'Arte, proprio nello spazio all'interno del quale è stato recentemente realizzato l'auditorium del Museo del Violino.