25 aprile 2024

La Guardia di Finanza ricorda i suoi caduti e il partigiano Luigi Ruggeri, Carmen, fucilato in piazza a Pozzaglio 80 anni fa. La sua storia

In occasione del 79° Anniversario della Liberazione si è tenuta, presso il Cimitero Civico di Cremona, una manifestazione in memoria dei Caduti. In concomitanza con tale evento vi è stato un momento di raccoglimento da parte del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza - Colonnello Massimo Dell'Anna, unitamente al Presidente della locale sezione ANFI -Maresciallo aiutante Pier Luigi Ghinaglia, dinanzi la lapide commemorativa dei Caduti del Corpo, collocata all'interno del cimitero civico di Cremona, restaurata in concomitanza con la ricorrenza del 250° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza

E' stato dunque ricordato il sacrificio di tutte le Fiamme Gialle che hanno sacrificato la loro vita per la Patria ed in particolare del partigiano, già finanziere della Guardia di Finanza, Luigi Pietro Ruggeri - cui è intitolata la sezione A.N.F.I. di Cremona - del quale ricorrerà quest'anno, nel mese di settembre, l'80° anniversario della tragica fucilazione a Pozzaglio (CR).

Nato a San Martino in Beliseto il 24 dicembre 1920 e fucilato a Pozzaglio il 24 settembre 1944, Luigi Ruggeri subito dopo l’armistizio aveva lasciato la Guardia di finanza in cui era sottufficiale per entrare nella Resistenza, distinguendosi in numerose azioni. Nel luglio del 1944 a “Carmen” – questo il nome di battaglia di Ruggeri – fu affidato il comando di un distaccamento del Battaglione “Forni” della 31a Brigata, dopo che il giovane finanziere ed i suoi compagni avevano condotto un’audacissima azione nella stazione ferroviaria di Fidenza. “Carmen” e i suoi, infatti, erano riusciti a sottrarre ai tedeschi quattro cannoni anticarro, che si rivela-rono utilissimi per contrastare il pesante rastrellamento nazifascista che fu condotto nella Val d’Arda e in Val Ceno dal 16 al 30 luglio del ’44. Gli anticarro, però, non bastarono e la Brigata “Val Ceno” fu dispersa. “Carmen” e i suoi, che avevano continuato a combattere a Bore, scesero in pianura ed operarono nel basso Cremonese. Ruggeri fu poi assegnato al Comando provinciale delle “Garibaldi” a Cremona e qui organizzò una squadra GAP, che condusse a termine audaci azioni contro i nazifascisti. Caduto in mano nemica, “Carmen” il 20 settembre fu rinchiuso a Villa Merli e sottoposto a tortura. Dopo l’uccisione di un ufficiale repubblichino, i fascisti decisero di “dare una lezione” ai cremonesi e, prelevato Ruggeri da Villa Merli, lo fucilarono pubblicamente per rappresaglia sulla piazza principale di Pozzaglio. Sulla morte di “Carmen” è stata composta, sull’aria di un motivo popolare, la canzone “Il partigiano di Pozzaglio”


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