8 luglio 2021

Presidio ospedaliero nell'ex Inam collegato al nuovo Ospedale: prime ipotesi sul recupero dell'immobile di viale Trento e Trieste

Parzialmente dismesso da anni, l’ex Inam di viale Trento e Trieste (in fronte all'ex sede dell'Aem) potrebbe ospitare un presidio territoriale di medicina collegato al nuovo Ospedale di Cremona. Si tratta, allo stato attuale, di ipotesi sulle quali si sta ancora ragionando, ma la notizia trova conferme da fonti di primo piano del Comune. 

In questo immobile, di proprietà dell’Asst (Azienda Socio Sanitaria Territoriale), si potrebbe in altre parole creare un presidio per prestazioni sanitarie di vario tipo, come prelievi ed esami di varia natura, connesse con il nuovo Ospedale, del quale si parla ormai da qualche tempo e sulla cui realizzazione si è apertamente dichiarato favorevole anche il governatore Attilio Fontana in occasione della sua recente visita in città. Tra le opere per il rilancio della Lombardia e del suo territorio, ha detto Fontana durante l'incontro con la stampa in sala Maffei, rientra anche la realizzazione della nuova struttura al servizio di Cremona. "Il nuovo ospedale - queste le parole del governatore - sarà moderno, tecnologicamente avanzato e di nuova generazione” (qui l'articolo).

I fondi per la realizzazione del presidio nell’ex Inam e per la necessaria valorizzazione del complesso di viale Trento e Trieste, a quanto si apprende, potrebbero arrivare grazie al PNRR, l’ormai noto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza inserito nel programma Next Generation, ossia il pacchetto da 750 miliardi di euro, costituito per circa la metà da sovvenzioni, concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi causata dalla pandemia. Lo stesso PNRR, d’altra parte, prevede fondi per la realizzazione di “case per la salute”, naturalmente a determinate condizioni e in numero variabile in base alla popolazione del comune in cui questi centri territoriali di medicina si intendono realizzare.

L’ipotesi per la costituzione di un presidio sanitario nell’ex Inam è dunque sul tavolo e, sebbene tutto sia collegato alla realizzazione del nuovo Ospedale, dunque con prospettive a medio e lungo termine, anche a Palazzo Comunale si segue con attenzione la partita.

IL DECLINO DELL'IMMOBILE - Il declino dell’ex Inam risale ad almeno dieci anni fa. A lanciare l’allarme sulla chiusura dei poliambulatori presenti nel complesso furono Rifondazione Comunista il Partito dei Pensionati con una serie di iniziative e con una raccolta firme. Le proteste dei cremonesi a fronte della chiusura dei poliambulatori approdarono anche al tavolo dell’assessore regionale alla Sanità e per qualche tempo il progetto di dismissione sembrò congelato, con la prospettiva - già all’epoca - di realizzare nella struttura una “casa della salute”. Di fatto, però, non se ne fece nulla e l’ex Inam è rimasto quasi vuoto (resistono solo alcuni servizi del centro Psico Sociale) ed è andato incontro ad un progressivo abbandono.

LA MAGGIORANZA SUL NUOVO OSPEDALE - Nel frattempo, proprio sul nuovo Ospedale, il Pd, insieme a Fare Nuova la città e a Sinistra per Cremona, ha depositato un ordine del giorno in Consiglio Comunale a sostegno del percorso di condivisione tra ASST, Comune e Provincia per la realizzazione della nuova struttura e di nuovi servizi sociosanitari.

"La costruzione del nuovo Ospedale - osservano i consiglieri di maggioranza - deve da un lato trovare momenti di confronto con gli enti territoriali, gli amministratori, gli operatori e i cittadini. Dall’altro lato non può prescindere da un rilancio dell’Ospedale stesso e del sistema sociosanitario che sarà peraltro ridisegnato dalla riforma della legge 23/2015. Rilancio significa anche puntare al riconoscimento di un dipartimento di emergenza-accettazione di II livello, assente in tutto il territorio della ATS Valpadana, che richiede l’apertura/riapertura di tutti i reparti necessari per soddisfare i requisiti specifici di tale livello. Rilancio significa anche un forte investimento in termini di risorse umane e di innovazione tecnologica".

"La realizzazione del nuovo Ospedale - concludono Pd, Fare Nuova la Città e Sinistra per Cremona - deve inoltre necessariamente comportare una rinnovata attenzione ai servizi territoriali di prossimità, a partire dalla realizzazione di presidi multispecialistici e di integrazione sociosanitaria per la presa in carico della situazioni di fragilità e di cronicità".

Nelle immagini a scorrimento, la sede dell'ex Inam (foto Gianpaolo Guarneri Studio B12)

Federico Centenari


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commenti


Michele de Crecchio

10 luglio 2021 15:09

Finalmente una buona notizia: peccato che, per ragioni che mi restano misteriose, tale doverosa ipotesi di rilancio venga formulata collegata a quella bislacca proposta di realizzare un nuovo "ospedalino" al posto della grande e non vetusta struttura sanitaria di via Giuseppina .