18 novembre 2021

Anna Zanibelli e il suo nuovo libro Sotto il segno del Drago: “E’ un thriller ambientato in provincia di Cremona”

Questione di giorni e “Sotto il segno del Drago”, il nuovo thriller medievale di Anna Zanibelli uscirà e sarà ponto, a disposizione per essere letto, studiato e riletto per vedere l’effetto che farà e … per caratterizzare questo primo scorcio di inverno tra nebbia, sole, pioggia e freddo. Con la scrittrice, ricercatrice e sognatrice (chi coltiva sogni ha sempre tanto da dire e dare) di Trigolo, ragazza interessante, frizzante, curiosa, ricca di interessi e creativa, volentieri abbiamo scambiato quattro chiacchiere…

Sbaglio o … ecco, in un certo senso tra i protagonisti del tuo romanzo, a modo suo ci sarà pure il mitologico drago Tarantasio, il leggendario mostro che terrorizzava chi abitava nei pressi del Lago Gerundo?

Non sbagli poiché nel mio libro, un viaggio tra presente e realtà contemporanea ci sarà pure Tarantasio. Ho scritto questa storia in tre anni, anche se in realtà il primo anno l’ho dedicato solo alle ricerche del caso. Poi durante il lockdown del 2020 mi sono messa a scrivere e non mi sono appunto più fermata. A dicembre presenterò “Sotto il segno del Drago” prima a Trigolo, giocando quindi in casa, poi a Soncino. E spero siano solo le prime tappe queste, di un tour itinerante per parlare e portare in giro il thriller che segue “Il mistero del popolo del serpente”, vale a dire la mia autoproduzione precedente datata 2017. 

Come mai hai scelto il cosiddetto genere giallo per i tuoi lavori editoriali?

Amo il filone e leggo, divoro parecchi libri di quest’avvincente tipologia. Il giallo storico in particolare, ecco mi appassiona molto, così come amo ricercare storie, approfondire misteri e leggende.

Cos’è per te la scrittura?

Una sorta di terapia, un viaggio dentro e intorno a ciò che mi circonda, un approfondimento introspettivo per individuare nuovi orizzonti. “Sotto il segno del Drago”, scritto in un periodo particolarissimo e intenso per me, beh si è rivelato squarciante, è una svolta e non vedo l’ora di condividerla con voi.

Dove scrivi di solito?

La montagna è fonte di ispirazione, ma pure i borghi medievali, i paesi e le città coi castelli mi stimolano. 

Cose bolle nella tua pentola creativa?

Penso soprattutto alla promozione del thriller in uscita l’ultima settimana di novembre, ma nel cassetto ho pronto da tempo un altro romanzo a tinte umoristiche.

Il tuo piatto preferito?

I risotti.

Il vino?

Prediligo i bianchi, ma mi intrigano, contemporaneamente i rossi non particolarmente corposi, meglio se mossi.

Il sogno nel cassetto?

Diventare una scrittrice…

La città del tuo cuore?

Venezia e Parigi

 

Stefano Mauri


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