26 aprile 2024

Si demolisce il Macello, si abbattono le Poste. Nasce (1962) l'attuale porta Po

Le due fotografie che proponiamo sono di Giuseppe Faliva e mostrano la creazione della nuova Porta Po-piazza Cadorna. In questo modo si voleva dare lustro all'accesso alla città dal fiume e corso Vittorio Emanuele secondo un rettifilo che forse ricalca un antico decumano della città romana (e continuando i progetti di Farinacci di accesso trionfale alla piazza Littoria). Oggi la fontana di porta Po è spenta e sull'aiuola campeggia il brutto totem arrugginito di una rigenerazione urbana che avrebbe potuto avere ben altro esito. Ma l'idea della fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta (le due foto risalirebbero al 1962) era quella di avere una grande fontana al centro che richiamasse lo sgorgare dell'acqua che ha fatto la fortuna agricola della nostra provincia ("la terra più fertile del mondo" diceva l'agronomo Ernesto Cervi Ciboldi) e il corso del fiume Po che anticamente scorreva proprio lì. Nella prima fotografia si vede quel che resta del vecchio macello pubblico che si stava demolendo davanti a Santa Lucia per far posto alla sede dell'Inps (che l'ente vorrebbe abbandonare). Sulla destra della fotografia ci sono i resti di ciò che rimane della sede delle Poste e Telegrafi su cui è stato costruito un condominio


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commenti


ennio serventi

26 aprile 2024 18:16

sotto il portichetto, a lato dell'ufficio poste e Telegrafo, vi era lo spaccio comunale per la vendita del latte. Le bottiglie di vetro portavano fuso il logo comunale con la scritta Centrale del Latte. Il latte veniva lavorato nella centrale di largo Paolo Sarpi, all'angolo con viale Trento Trieste. In quello spaccio vidi, forse comprai, il primo yogourt. Si diceva che l'avesse inventato il dott. Raffaele Tentoni direttore della centrale. Le bottiglie erano a rendere