5 ottobre 2021

Ceraso e Malvezzi alla carica: "Sulla piscina il Comune è totalmente in balìa degli eventi"

"Dopo la Commissione di Vigilanza di ieri ormai è chiaro che il Comune di Cremona non ha alcuna intenzione di agire per riprendere il controllo della piscina comunale ma è totalmente in balìa degli eventi". Non ci girano troppo attorno, Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona) e Carlo Malvezzi (Forza Italia), che in una nota stampa tornano sulla controversa vicenda della piscina comunale, ieri al centro della Vigilanza. "L'Assessore Zanacchi e i tecnici del Comune - osservano Ceraso e Malvezzi - hanno dichiarato che si preferisce aspettare l'esito dell'asta che ci sarà l'11 ottobre nella quale sarà venduto al miglior offerente il ramo d'azienda di Sport Management che comprende anche la nostra convenzione. Nella migliore delle ipotesi l'acquirente potrebbe essere Prime SSD a r.l., una società detenuta al 100% dal gruppo spagnolo Hispania Sport, a responsabilità limitata con un capitale sociale di 10.000,00 euro, costituita il 25/3/2011 e che ha iniziato ad operare il 5/5/2021, direttore tecnico Mattia Torquati, lo stesso di Sport Management, come a dire che la nostra concessionaria esce dalla porta per rientrare dalla finestra".
 
Ma è credibile, si domandano gli esponenti dell'opposizione, "che il Comune che non è mai riuscita ad ottenere alcun investimento da Sport Management leader nel ramo della gestione di impianti natatori  possa ottenere da una società appena nata, che ha un capitale sociale di 10.000,00,euro, la realizzazione di opere di riqualificazione della piscina per 1.700.000,00 euro? Una società che il Comune, a detta dell'Assessore, non ha ancora riconosciuto come gestore della piscina nonostante fosse titolare del contratto di affitto del ramo d'azienda di Sport Management. Pertanto a che titolo ha gestito la nostra piscina in questi mesi? Ma soprattutto perché il Comune si ostina a tenere in vita una Convenzione che non è mai stata rispettata da Sport Management?".
 
L'unico articolo rigorosamente rispettato, proseguono Ceraso e Malvezzi, "è stato quello che prevede il pagamento  di un canone annuo di 220.000 euro che significa che il Comune ha  versato a Sport Management dal 2017 circa un milione di euro senza che la stessa abbia realizzato alcuna delle opere previste in Convenzione. Ma questo non è un vero e proprio danno erariale per il Comune di Cremona e quindi per tutti i cittadini? Al contrario  l'Assessore ci dice che dobbiamo essere contenti perchè la piscina  è sempre rimasta aperta (la nostra come molte altre in Lombardia tipo Brescia, Montichiari, Soncino).  Di certo S.M. ha fatto solo ciò che gli è convenuto visti  i soldi che gli ha dato il Comune, anche rispetto ai primi sei mesi di quest'anno con apertura ridotta ai soli agonisti con spese di manutenzione al minimo, integrati dal contributo delle canottieri per l'utilizzo dell'impianto nei mesi invernali, di circa 100.000 euro".
 
"Ricordiamo che negli altri Comuni è Sport Management che è tenuto a pagare un canone per gestire gli impianti non certo il contrario - concludono - e pertanto anche il fatto di sedere al tavolo con altre Amministrazioni, che tra l'altro hanno contratti del tutto diversi dal nostro, non può certo portare a soluzioni univoche per tutti. Ma a quanto pare lo scopo del Comune è solo tenere aperta la piscina a tutti i costi nonostante la  prospettiva di avere a che fare con una società nata solo per risolvere i problemi finanziari di Sport Management. Vien da pensare che in realtà l'Amministrazione non abbia scelta perchè non esiste alcun piano B da mettere in atto per gestire la piscina e che pertanto ci si debba accontentare per i prossimi vent'anni, come è stato fino ad adesso, di una gestione che ha creato solo problemi e disservizi a danno come sempre dei cittadini". 
 
Nella foto, i banchi dell'opposizione in Consiglio Comunale.


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