9 luglio 2021

Spaccatura nel Pd, il vicecapogruppo Canale attacca frontalmente il presidente del Consiglio Carletti: "Boicotta il mio ordine del giorno"

Scorretto e inopportuno l'atteggiamento del Presidente del Consiglio comunale Paolo Carletti”. La dichiarazione non arriva da un esponente di minoranza in Comune, ma da Santo Canale, consigliere del Pd e vicecapogruppo dei Democratici, lo stesso partito al quale è approdato Carletti dopo anni di militanza con i socialisti. Lo strappo tra le fila del primo partito di minoranza è eclatante. Che tra i due non corra grande simpatia è cosa nota, ma Canale, peraltro consigliere più votato per il suo partito, rompe gli indugi ed esce allo scoperto con una dura dichiarazione. All'origine dello scontro, un ordine del giorno depositato da Canale in maggio sull'aggiornamento della piattaforma telematica del Comune per le sedute in remoto (qui l'articolo). L'ordine del giorno, firmato anche da Livia Bencivenga (Gruppo Misto), risale all'11 maggio. “Neanche un giorno dopo il deposito della richiesta – spiega ora Canale –, il Presidente Carletti si era esposto pubblicamente beffeggiando la proposta, attirando le ire dei firmatari i quali lamentavano una forte mancanza di rispetto ed anche una certa superficialità nell’affrontare la questione, frutto, ricordiamolo, delle esigenze raccolte tra le fila di Sala Quadri”.

La questione sembrava poi essersi districata nel corso della riunione di maggioranza quando il consigliere Canale aveva esposto le ragioni della richiesta ottenendo il favore di altri consiglieri e l’impegno del Presidente Carletti ad approfondire la questione, con la promessa di portare l’istanza in Consiglio Comunale nella prima seduta utile. “Parole, parole, solo parole – commenta Canale –: nonostante la data di deposito dell’ordine del giorno sia precedente a tutti gli altri, per la terza volta consecutiva non è previsto in trattazione". Insomma, ennesimo rinvio per quell'ordine del giorno protocollato più di due mesi fa.

Ora basta - incalza Canale -, fin dal deposito del nostro ordine del giorno l’atteggiamento di Carletti è stato irrispettoso e per niente consono al ruolo da lui ricoperto. Passi lo scherno e la presa in giro, passi l’ironia sul voler spostare la sede del Consiglio fuori dalla Sala Quadri quando lo stesso Presidente ha avanzato nel corso dell’anno simili proposte dovute semplicemente ad esigenze mediatiche, passi la superficialità iniziale nel trattare la questione, ma non mi sento di tollerare in alcun modo un atteggiamento che altro non può essere definito se non discriminatorio”.

Ricorda il vicecapogruppo del Pd: “Il presidente del Consiglio nello svolgere il proprio ruolo deve tutelare le prerogative dei consiglieri comunali e garantire l’esercizio effettivo delle loro funzioni, tra queste il dovere di raccogliere le esigenze e porne istanza nelle sedi appropriate come in questo caso è stato fatto. Il presidente deve mantenere un atteggiamento imparziale nei confronti di tutti i consiglieri, inutile dire che sta dimostrando di non esserne in grado. Se la proposta di un regolamento per lo svolgimento in modalità telematica fosse stata avanzata da un altro consigliere, il trattamento sarebbe stato senza dubbio diverso. Ciò che mi spinge a pensarlo è anzitutto il fatto che, nonostante il passaggio in zona bianca e la possibilità di tornare in presenza, Carletti stia continuando a sfruttare la modalità da remoto quindi è evidente che ne riconosca l’utilità eppure continua ad ostacolarne la trattazione in Consiglio”.

Conclude Canale: “L’ordine di trattazione dei vari punti va stabilito equamente, secondo criteri oggettivi e non basandosi su mere questioni personali. Stiamo parlando di un ordine del giorno nato dalla volontà di garantire il corretto svolgimento e la massima partecipazione alle sedute anche in caso di svolgimento in forma mista, di un procedimento auspicato dall’Anci, giudicato favorevolmente dalla maggioranza ed ostacolato dal solo Presidente del Consiglio. Un atteggiamento simile è inaccettabile e non intendo sorvolare. Non più”.

La frattura interna al Pd è formalmente aperta e non si escludono ripercussioni nei prossimi giorni.

f.c.


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commenti


Simona

10 luglio 2021 14:44

il PD è sfasciato, non esiste...è morto, è muto e sorride pure amaramente, forse, davanti alle scempiaggini continue che vede

Banny

10 luglio 2021 21:24

Carletti Carletti…