25 aprile 2024

Cremonese a Venezia con gli occhi della tigre, per il bel tacere di tutti

Le giornate passano veloci e non fanno certamente eccezione quelle di questo campionato di serie B, dove i tifosi grigiorossi si ritrovano a sfogliare gli ultimi petali di una margherita un pò avvizzita. Nessun dramma, ma sicuramente molta delusione per il brusco risveglio primaverile, che ha infranto i sogni di una promozione diretta che sembrava decisamente alla portata.

Venezia rappresenta questo punto del campionato, una tappa cruciale per rimettersi sulla retta via che porterà ai play off.

La 35ª giornata di campionato che si giocherà tra domani e sabato, parlando delle zone alte della classifica, non emetterà nessun verdetto, ma sicuramente rappresenterà uno snodo cruciale per capire quali saranno le uscite che imboccheranno le protagoniste di questo campionato.

Prima tra queste il Parma di Pecchia, che dopo aver dominato in lungo ed in largo questo campionato, si ritrova a dover affrontare un ultimo tratto che da rettilineo in discesa, si è trasformato in una leggera salita con un paio di pericolosi tornanti, che mettono in seria  discussione la vittoria finale del campionato, non certamente una promozione, che però non arriverebbe neppure con una eventuale vittoria dei grigiorossi a Venezia.

Alle sue spalle il Como corre. Nelle ultime 5 giornate, dopo la sconfitta allo Zini, che sembrava aver delineato destini ben diversi alle protagoniste della sfida, ha raccolto 5 vittorie consecutive segnando ben 14 reti. Tanto di cappello alla squadra ed ad una società che, soprattutto nel mercato invernale, ha saputo mettere a segno colpi importantissimi per completare un organico già di buon livello. Sia Parma che Como hanno un finale di stagione abbastanza tranquillo e le due prossime sfide dei ducali prima della sfida al Tardini con la Cremonese, oltre a garantire la promozione aritmetica, potrebbero rimpolpare i 3 punti di vantaggio sulla seconda in classifica.

Il Como ci crede e ne ha ottime ragioni visto questo finale di campionato in cui sta ricoprendo il ruolo di schiacciasassi. La differenza la fa sicuramente il morale, un obbiettivo largamente alla portata, una buona tenuta fisica ed un attacco che fa scintille. L’arrivo di Strefezza ha completato un reparto, composto da Cutrone, Gabrielloni e Da Cunha, spudoratamente a trazione anteriore.

Tornando alla partita di domani sera in uno stadio Penzo vicino al tutto esaurito, Venezia e Cremonese, si affronteranno in quella che potrebbe diventare ‘la partita madre’ di questo campionato: per i lagunari, oltre a restare in lizza per la promozione diretta, potrebbe mettere al sicuro in maniera quasi definitiva una terza posizione che in ottica play off, significherebbe portare a casa, oltre alla semifinale diretta anche il fattore campo.  

Per la Cremonese di Stroppa, alle prese con una importante crisi di identità (e di risultati) subentrata per il riacutizzarsi di problematiche sopite (ma non troppo) quali la scarsa capacità realizzata e soluzioni tattiche stantie, la sfida con i lagunari rappresenta un crocevia fondamentale per capire cosa vorrà fare ‘da grande’ questa squadra, per non buttare via un campionato che comunque l’ha portata ai play off e che offre ancora una concreta possibilità di centrare l’obiettivo.

I grigiorossi dovranno ritrovare carattere, determinazione, fame e compattezza, Stroppa dovrà puntare sullo zoccolo duro della squadra: Sernicola, Castagnetti, Zanimacchia, Bianchetti e Ravanelli, ma soprattutto (e per ovvi motivi) al suo bomber Coda, che nelle ultime partite è stato lasciato ai margini della formazione titolare, senza che per la verità ne sia stato realizzato alcun beneficio. 

La Cremonese deve vincere e convincere e lo si fa solo attraverso i gol, ed i gol in questa squadra, purtroppo, non sono in molto a saperli fare, men che meno gli ultimi arrivati Johnsen e Falletti, che avranno il loro bel da fare a far ricredere (soprattutto il primo) la società sull’investimento ed i tifosi sulle qualità e sul carattere da mettere in campo.

A fare da contorno, le ‘solite voci’ di chi insinua che la società (o la squadra in funzione delle versioni) ‘non vuole salire’ e novità delle ultime ore, quella di un mancato accordo economico sul premio che frutterebbe una eventuale promozione, ma qui restiamo nel campo delle illazioni più che supposizioni, che generano più fastidi che dubbi.

Va da sé, che tutte queste voci potrebbero essere chiarite e spazzate via non tanto da Stroppa che di lavoro fa l’allenatore ed ora ha già il suo bel da fare, ma dalla società, non tanto per fare chiarezza su un obbiettivo che è ben chiaro, ma per compattare l’ambiente (società, squadra, tifosi), per fare sentire la sua presenza e caricare una tifoseria esemplare, in vista di un finale di stagione dove servirà l’apporto ed il sostegno di tutti. Basterebbe veramente poco.

Daniele Gazzaniga


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