21 febbraio 2024

Lo strappo degli ambientalisti: maximpianto di Biometano? Scordatevi i nostri voti. Le curiose rotture di schema di questa campagna elettorale

Dopo la pesante stoccata di ieri a firma Luigi Lipara per il comitato BiometaNo contro la presa di posizione del candidato Andrea Virgilio, ecco la dura dichiarazione di Marco Pezzoni, voce storica della sinistra cremonese, ex senatore e portavoce dei movimenti ambientalisti di Cremona. Non è certo un buon momento per il centrosinistra locale, questo. Un momento in cui pezzi dello stesso Pd (Lipara, Michel Marchi) e del mondo ambientalista stanno letteralmente strappando con la coalizione di sinistra. 

Pezzoni, con un post su Facebook commenta così l’orientamento favorevole di Virgilio all’impianto di biometano che A2A intende realizzare: “Se questa Amministrazione vuole dare un minimo segnale di discontinuità e dare una chance di governo della città al prossimo centrosinistra basta che cancelli il progetto di costruire in quell'area il progetto dell'impianto di biometano. Se non lo fa, non venga poi a piangere per aver perduto i voti di gran parte degli ambientalisti”.

Messaggio sintetico ma brutalmente chiaro: o si accantona quel progetto o buona parte (se non tutti) gli ambientalisti cremonesi volteranno le spalle al centrosinistra alle prossime elezioni.

LA ROTTURA DEGLI SCHEMI – Anche questa presa di posizione segna un radicale mutamento nel tradizionale orientamento politico italiano, che ha sempre visto (ingiustamente) temi come l’ambiente e la cultura “cosa di di sinistra”. Ma questa è la tradizione. I tempi sono cambiati e concetti come cultura e ambiente sembrano finalmente riappropriarsi del loro “non colore” politico. 

A questo si aggiunge un altro elemento che segna una forte discontinuità col passato. Per la prima volta, infatti, nell’area del centrodestra è nato un “civismo” dal basso, autonomo rispetto ai partiti. Il riferimento è alla lista di Alessandro Portesani, vera novità di queste elezioni. Una lista che nasce non come propaggine di un partito o come strumento di un partito, bensì come raggruppamento di cittadini che intendono spendersi in politica. E questo raggruppamento guarda con decisione al centrodestra, disgregando di fatto le dinamiche “tradizionali” secondo le quali le liste civiche, quelle vere, quelle partite autonomamente dalla volontà dei cittadini sono da sempre appannaggio della sinistra.

E’ un po’ lo Zeitgeist, lo spirito del tempo, evidentemente. Un mutamento radicale che sta caratterizzando questa corsa verso le elezioni con profondi cambiamenti di quella che, sommariamente, si potrebbe definire “la tradizione”. E’ la rottura di schemi consolidati, quasi una risposta al celebre monologo di quello sfortunato geniaccio che era Francesco Nuti, che nella pellicola “Caruso Pascoski”, seduto su quella panchina di un parco, addentando un panino, sentenziava: «La mortadella è comunista, il salame socialista, il prosciutto democristiano, la coppa liberale, le salsicce repubblicane, il prosciutto cotto fascista». «E i radicali?». «La finocchiona».

Federico Centenari


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commenti


Nicola pini

21 febbraio 2024 18:01

Niente di Nuovo
Forza Andrea

Tommaso

21 febbraio 2024 19:39

Ambientalisti al ribasso. Rinunciare al biometano non è nemmeno il minimo sindacale. Nessun cenno a Pgt, logistiche, supermercati, autostrade. Quindi fatemi capire, basta la discontinuità sul biometano e Virgilio otterrà i loro voti?
Sempre fortunati questi amministratori di questo pseudo centro sinistra a guida Pd
Grazie agli sconti fatti negli anni da associazioni, comitati etc..m hanno potuto, ricoprire ruoli importanti e occupato poltrone in ogni CDA, finire in parlamento , regione... Sempre in ritardo su tutto. Pure il centro destra è stata in grado di fare quello che avrebbero dovuto fare gli elettori civici "progressisti". Unirsi in una vera civica e trainare la vera discontinuità partendo da ambiente, salute, diritti, sociale etc ....
Che delusione. Autocelebrativi, autoreferenziali e per niente originali.

Pasquino

22 febbraio 2024 04:09

E ospedale e autostrada e clima e acciaieria e taglio degli alberi e verde pubblico e supermercati e centro storico morto ?
E invece di chiedere solo il no al biometano perché non fare davvero una lista ecologista ?
Lo volete capire che la città non vuole neanche più vedere un.tipo come il Galimba o un suo surrogato ?

Enzo

22 febbraio 2024 09:25

Abbiamo capito forte e chiaro: ambientalismo in saldo quello offerto da Marco Pezzoni per tornare a rivotare centrosinistra al comune di Cremona. Superfluo quindi stare a ripetere le omissioni qui sciorinate da Tommaso e Pasquino.

Enrico Bresciani

22 febbraio 2024 09:38

Possibile che la gestione del ciclo dei rifiuti debba essere, per parti essenziali quale la trasformazione, demandata completamente al gestore privato che fa e dispone? Vorrei ricordare peraltro che questo gestore non è neppure stato scelto dai cittadini ma frutto di passaggi tra società avvenuto senza gare ad evidenza pubblica nonostante l'impegno preso in Consiglio Comunale nel lontano 2015 dalla prima Giunta Galimberti, di elaborare entro due anni una gara per l'individuazione del nuovo Gestore di Igiene Urbana, utilizzando tutti le migliaia di dati relativi al servizio, elaborati da AEM spa e dal settore Ambiente del Comune di Cremona.
La gara poteva e doveva essere l'occasione per ridefinire gli obbiettivi del Comune in merito a raccolta, smaltimento e riutilizzo dei rifiuti, definendo date precise anche per la dismissione dell'inceneritore, operazione per la quale il candidato sindaco del PD ora dice che bisogna sentire l'attuale proprietario, come se la responsabilità della salute dei cittadini fosse in capo a lui. Bah!

Marco Degli Angeli

22 febbraio 2024 13:33

Come se il problema dell'agenda politica di Galimberti, Virgilio e PD cremonese fosse solo questo specifico impianto di biometano ...