27 febbraio 2024

Prima uscita pubblica di Virgilio: le realtà ambientaliste? Serve un rapporto più costante. Sì al nuovo ospedale ma che sia da traino per la sanità locale

Niente partiti, alleanze, politica ma dritto al punto, sui temi che saranno oggetto del programma. Così ha scelto di presentarsi il candidato sindaco Andrea Virgilio alla sua prima uscita pubblica, ieri sera al Civico 81 di via Bonomelli promossa dal laboratorio Cremona si può, emanazione della civica di Galimberti. Presenti tutti gli assessori, sindaco compreso, e ben oltre un centinaio di partecipanti.

Virgilio ha esordito presentandosi e ripercorrendo il suo percorso professionale e politico. “Veniamo da un percorso importante, dieci anni di amministrazione – ha detto – e vogliamo fare il punto, vedere come è stata restituita la città e quali sono le nuove priorità”.

Se “possiamo darci nuove priorità – ha precisato – è proprio perché in questi anni sono state fatte cose importanti”. A titolo di esempio ha citato il Polo tecnologico, che “va sviluppato” e “la città universitaria, che dieci anni era una cosa precaria”.

Per questo, ha aggiunto l’attuale vicesindaco, il tema della “continuità e discontinuità è una stupidata, io devo andare avanti, pormi nuovi obiettivi proprio perché prima ho fatto passi avanti”.

Virgilio ha poi insistito sulla necessità della “fase di ascolto” con categorie e cittadini, suol bisogno di “sentire persone che appartengono a mondi vitali della città chiedendo loro anche uno sguardo complessivo sulla città”, Tutto questo “senza l’ansia che comporta un’emergenza comunicativa e mediatica”.

A seguire, un elenco dei temi/indirizzi che confluiranno nel programma, a partire da una “amministrazione più vicina alle esigenze quotidiane delle persone”, alla manutenzione delle strade e degli edifici, ad un “controllo sociale leggero” basato sulla “educativa di strada e su operazioni di comunità” così come su “investimenti nella polizia locale”

Tra le azioni strategiche, assunzioni e digitalizzazione, il ruolo dell’AEM che deve essere il braccio operativo del Comune, il rapporto con le realtà del terzo settore e “la prossimità come corresponsabilità”.

E ancora, altri spunti del programma: giovani, università, impresa, lavoro, ricerca, turismo, infrastrutture, nuovo hub della cultura a San Francesco, il distretto della liuteria.

Tutto questo – ha detto – deve essere improntato a portare avanti quanto fatto sino ad ora”, a partire, ad esempio, dal progetto internazionale per la città già avviato.

Occorre, ha detto ancora, “un maggiore approccio popolare, innescare il senso di appartenenza. Durante gli eventi vedo i negozi chiusi… non va bene”.

Tra i temi, il welfare, su cui “in questi anni si è lavorato tantissimo”. Quanto al nuovo ospedale, “è importante ma deve fare da traino alla sanità locale perché se le fa ombra la politica dovrà intervenire”.

Infine, sull’ambiente, Virgilio ha insistito sulla transizione ecologica e sulla creazione dell’osservatorio per le politiche ambientali. “Occorre un rapporto più costante con le realtà ambientaliste, è necessario costituire con loro un’interlocuzione”, ha concluso.

Federico Centenari


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commenti


Gino

27 febbraio 2024 16:17

Che vergogna….e c’è pure gente che perde tempo per ascoltarlo….dopo 10 anni di disastri….

Daniro

27 febbraio 2024 17:08

Va bene che il candidato, da vicesindaco di questa amministrazione, prenda le mosse dalle tante e pregevoli cose realizzate in questo decennio nel welfare, nel sociale, per la cultura e l'istruzione universitaria, purché pero' sia pronto a ripartire con nuove idee, nuovi paradigmi e nuovo slancio su ambiente, pianificazione urbanistica, governo del territorio, qualità dello spazio urbano e soprattutto sulla tutela della salute dei cittadini rispetto alla pesantissima situazione ambientale che, purtroppo, hanno rappresentato il ventre molle di questa amministrazione. Siamo francamente stufi di sentire il lei motiv che siamo nel catino padano e quindi..., come se gli inquinanti si producessero motu proprio e non per la scelta di produrre business o non disturbare lo status quo. Siamo anche stufi di sentirci dire che la situazione non è peggiore di qualche anno fa quando l'Oms certifica migliaia di morti premature per inquinamento. Sul governo del territorio ci di chiede perché attendere l'ultimo momento per presentare la variante al Pgt che fu di Perri, portando avanti l'attuazione di progetti con grande consumo di suolo e problematiche ambientali. Ci si chiede anche perché si sia tardato tanto su programmi e piani come il Pums (piano urbano della mobilita' sostenibile), il Piano del Verde, il Piano energetico, il Contratto di Fiume e il Piano Pluriennale degli interventi del Plis del Po e del Morbasco (e ancora nessun accenno a una possibile Città Trenta o alla formazione di comunità energetiche) che avrebbero potuto rappresentare dei preziosi laboratori di confronto tra amministrazione e cittadini per migliorare la qualità dell'ambiente e la qualità
di vita cittadina. Su questi temi spero si implementi il confronto elettorale perché ne va del futuro di Cremona.

Innominato

28 febbraio 2024 18:39

Ha già detto che è favorevole all' ospedalino
Basta e avanza per mandarlo........ già a casa prima che cominci

Michele de Crecchio

10 marzo 2024 23:08

Peccato! Nemmeno una parola riservata ad esigenze amministrative decisamente emergenti e indilazionabili come la tutela del paesaggio, il rispetto del tessuto edilizio e dell'arredo urbano storici, la vigilanza edilizia, la rivalutazione e l'estensione del prezioso lavoro di organi consultivi già felicemente operanti in passato come la Commissione Edilizia e la Commissione del Verde, la moderazione della pubblicità stradale, l'abbattimento delle barriere architettoniche e la partecipazione dei Consigli di Quartiere al processo di formazione dei progetti e programmi pubblici.

Vacchelli Rosella

18 marzo 2024 10:26

Del tutto condivisibili le obiezioni mosse dall'architetto De Crecchio .Tutelare il paesaggio è difendere l' ambiente e la salute di chi ci vive. Il progetto nuovo ospedale
cui il candidato si è detto favorevole è un altro e inutile sfregio all'ambiente programmaticamente studiato solo per favorire l'imprenditoria privata in Sanità e dare il colpo finale al SSN.