27 aprile 2024

E' in vendita uno dei più bei palazzi della città: il Palazzo Cattaneo di via Oscasali. Il prezzo è di 3 milioni di euro

E' in vendita uno dei più bei palazzi di Cremona: il Palazzo Cattaneo di via Oscasali. Il prezzo di vendita è di tre milioni di euro. Nei giorni scorsi l'annuncio è apparso nella bacheca di immobiliare.it da parte dell'Agenzia Marinelli e Balzerano di Napoli. "Vendesi libero prestigioso fabbricato d'epoca per complessivi circa 3.000 mq oltre circa 1.700 mq di aree scoperte. Il complesso è costituito da un piano terra per complessivi circa 920 mq tra sale e locali tecnici, un piano nobile con saloni monumentali e foresterie per complessivi circa 1.350 mq e due mansarde per complessivi circa 85 ed un piano cantinato per complessivi circa 660 mq. Completano la proprietà il cortile d'ingresso con i porticati, per complessivi circa 700 mq ed un giardino di circa 1.000 mq.". Già si era parlato di una vendita del palazzo qualche anno fa. Adesso c'è l'annuncio ufficiale. 

Di origine cinquecentesche “costituisce forse la più importante ristrutturazione di un edificio antico, non creato ex novo, dell'architetto Faustino Rodi”, come scrive Lidia Azzolini. Le prime notizie sull'immobile risalgono al Seicento, quando era di proprietà dei fratelli Ariberti: Giovan Battista, il primogenito, e Bartolomeo che inizialmente abitano in Contrada Sforzosa (l'attuale via Milazzo) che successivamente acquistano l'edificio retrostante affacciato su contrada Oscasali. Tra le due proprietà scorreva però la Cremonella ed erano in corso trattative per la copertura. L'improvvisa morte di Giovan Battista Ariberti fece decidere al fratello la vendita ai Cattaneo. Ariberti si ritirerà così nel palazzo fatto costruire dal padre in piazza Filodrammatici. La saldatura dei palazzi e il passaggio sulla Cremonella venne poi portato avanti dai Cattaneo. Sempre dagli studi di Lidia Azzolini emerge come il marchese Antonio Cattaneo decideva di affidare all'amico-architetto Faustino Rodi la ristrutturazione del Palazzo. La ristrutturazione riguardò quasi esclusivamente l'interno della vecchia casa Ariberti.

Nacque così lo straordinario palazzo con lo scalone a doppia rampa con pilastrelli di botticino e decorato alle pareti con semplici riquadrature geometriche e decorazioni a stucco sul soffitto, la galleria che corre lungo il cortile d'onore, le stanze ai piani superiori, la sala del biliardo con la biblioteca retrostante, la sala impero, la sala di Diana (affrescata da Luigi Benini), stanze tutte disposte in cerchio intorno al grande salone concluso nella sala da pranzo. Nel salone un tempo si tenevano i concerti dell'Accademia Filarmonica e Rodi risolse il problema della luce innalzando la cupola ellittica. Notevoli poi le sale rosso e verde, il salone degli specchi. La galleria che collega la parte centrale ai saloni su via Oscasali sarebbe stata dipinta dal Natali. 

La proprietà del palazzo passò poi per eredità alla famiglia Imperiali di Roma. Negli anni Novanta il Palazzo fu sede di un circolo ricreativo e culturale, appunto il circolo Cattaneo. Utilizzato anche per concerti, manifestazioni, eventi e matrimoni.


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commenti


Michele de Crecchio

27 aprile 2024 13:31

Il restauro (anni novanta del secolo scorso) di Palazzo Cattaneo-Imperiali, fu un restauro condotto con straordinarie sapienza e sensibilità che segnò, finalmente, un deciso significativo "salto di qualità" nella modesta prassi cremonese del restauro architettonico, prassi che, con la sola eccezione del palazzo Fodri, non aveva praticamente ancora vissuto, per tutto il novecento, episodi così corretti, convincenti e stimolanti.