25 settembre 2021

Via Serio prima e dopo la "cura": non resta che sperare in nuove piante e in una adeguata manutenzione del verde

Via Serio prima e via Serio dopo. Sono proseguiti anche oggi, nel rassegnato silenzio delle associazioni ambientaliste e della città, i tagli delle Robinie nella laterale di viale Po. I lavori di abbattimento, che in questa via interessano complessivamente 46 piante su un totale di 50, sono iniziati ieri, venerdì 24, e sono stati portati a termine oggi, sul lato opposto della via nel tratto tra via Trebbia e via 1 Maggio. Nei prossimi giorni si completerà l'opera e si proseguirà con l'abbattimento di altre 36 piante in via Fulcheria, la trasversale sul lato opposto di viale Po.

Il raffronto è impietoso, e non poteva essere altrimenti. Solo qualche abitante della zona ha avuto modo di commentare amareggiato le operazioni in atto. Per il resto i lavori procedono senza intoppi e senza ulteriori proteste in una città che ha di buon grado accettato la linea decisionista dell'amministrazione, che salvo un confronto in Commissione Ambiente non ha ritenuto opportuno dare seguito alla richiesta di esami alternativi avanzata dalle associazioni ambientaliste con Legambiente in testa.

Il Comune assicura che a breve si interverrà per rimuovere le ceppaie e, nei prossimi mesi a ripiantumare le essenze. La vera questione, ora, è la cura e la manutenzione delle nuove piante che prenderanno il posto di quelle abbattute, che ci si augura essere continua e fatta a dovere. I "precedenti" in città di certo non lasciano ben sperare, dal momento che in molte zone dove negli scorsi anni sono state piantumate essenze giovani è mancata del tutto la cura, al punto che le piante sono morte. E' il caso, ad esempio, del "boschetto dei nuovi nati" in via Bredina, dove molti arbusti si sono seccati per le inadeguate cure (qui l'articolo).

Nelle foto a scorrimento di Gianpaolo Guarneri - Studio B-12, via Serio alcuni giorni fa e oggi. A seguire, immagini degli abbattimenti di questa mattina.


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commenti


Sandra

25 settembre 2021 14:19

Se gli alberi abbastanza imponenti non venissero tagliati e fossero oggetto di una tromba d’aria o forte temporale con conseguenze pesanti su persone e cose, si avrebbe la reazione contraria. Accontentare tutti è impossibile. Usiamo il buonsenso e l’esperienza.
In linea di massima sono contraria al taglio degli alberi, ma spesso è meglio prevenire, poi verranno piantumati alberi più adatti ai tempi e ai luoghi.

Mario

26 settembre 2021 04:36

Forse abbattute perché troppo alte o con qualche problema! Se verranno piantate altri alberi credo che il problema sia risolto, per la cura eventualmente un goccio di acqua per i primi anni lo potrebbero dare anche gli abitanti del quartiere..... Popolo da reddito di cittadinanza

harry

26 settembre 2021 11:09

Qualche tempo fa si pensò bene, per alcuni, di posizionare "reperti" arborei nei giardini pubblici della città, con tanto di lapide, provenienti dalla devastazione di abeti in trentino avvenuta per eccezionali fenomeni temporaleschi; in quella zona, probabilmente, attingeva la materia prima Antonio Stradivari per la costruzione dei suoi inimitabili violini.
Oggi, si potrebbe pensare di posizionare in piazza del Comune altrettanti "reperti" arborei per testimoniare lo scempio di robinie e tigli avvenuto nel quartiere Po.
Con la differenza che in trentino la causa fu un evento temporalesco eccezionale, nel quartiere Po la causa è stata l'incuria dell'amministrazione attuale, unitamente alle precedenti, che ha ritenuto di adottare l'estrema ratio.